L’arrivo di un bambino è un evento meraviglioso, che porterà tanta gioia e felicità, ma anche alcuni dubbi e domande. C’è da ricordare che, non esistendo scienza innata, le cose si apprendono giorno per giorno. In questo articolo saranno forniti alcune utili informazioni e semplici consigli per accompagnarvi serenamente durante i primi momenti di vita del piccolo.
La cura del moncone ombelicale.
Alla nascita il cordone ombelicale viene tagliato a qualche centimetro dall’addome. Le normali cure igieniche e l’evitare il contatto del cordone con pannolini sporchi di feci ed urine garantiscono una fisiologica caduta spontanea del moncone entro 10/15 giorni di vita del neonato.
Tempi di guarigione del moncone ombelicale.

1^ giorno di vita del neonato. Il moncone viene tagliato e chiuso con una molletta. Appare umido e chiaro.

1^ settimana. Alla dimissione dall’ospedale la molletta viene rimossa, il moncone appare secco e scuro.

Tra la 1^ e la 2^ settimana. Il moncone si stacca. Potrebbe sanguinare leggermente e potrebbero rimanere alcuni frammenti attaccati.

Tra la 3^ e la 4^ settimana. Dopo la caduta del moncone si può formare una crosticina.

1^ mese. Ogni frammento si stacca e l’ombelico appare guarito.
Cura del moncone e cosa tenere sotto controllo.

Prima di procedere alla cura del moncone lavare bene le mani con acqua e sapone.
Il modo migliore per pulirlo è strofinare con delicatezza il moncone e l’area intorno con un cotton-fioc o con una garzina imbevuti di soluzione fisiologica o con acqua tiepida e un detergente delicato e ripetere finchè non appare pulito.
Non temete di far male al bambino, non può sentire niente.
L’operazione va ripetuta ogni giorno ed ogni volta che il moncone si sporcherà (per esempio di pipì), fino alla sua caduta.
Lascia che il moncone ombelicale cada da solo. Non tirare mai il moncone nel tentativo di accelerare il distacco anche se rimane attaccato solo per un piccolissimo filamento. In questo modo guarirà naturalmente.

Fino a poco tempo fa si raccomandava di coprire il moncone con una garza asciutta. Attualmente prevale l’idea che il moncone deve essere esposto all’aria e rimanere asciutto e pulito, perchè le bende o altro materiale potrebbero impedire una buona circolazione dell’aria.
Quindi bisogna risvoltare il pannolino, perchè il bordo non copra l’ombelico e lasciare che il moncone sia coperto solo da una maglietta pulita.
Cambiare la maglietta quando si sporca con le secrezioni del moncone.
Il moncone ombelicale cade spontaneamente. Bisogna solo controllare visivamente che rimanga asciutto e pulito, che la cute intorno sia rosea e morbida, non gonfia e non produca cattivo odore.
E’ necessario consultare il Pediatra:
• se la cute intorno al moncone diventa rossa, gonfia e il neonato presenta dolore al tocco,
• se c’è un ritardo nel distacco oltre le 4 settimane di vita,
• se dopo il distacco la ferita sanguina abbondantemente e a lungo (è normale vedere poche gocce di sangue).
Dopo la caduta del cordone, può rimanere una piccola protuberanza che sporca l’ombelico. Non cercate di eliminarla schiacciando l’ombelico, scomparirà progressivamente.
Pulire sederino e genitali del neonato. Il cambio del pannolino.
Basterà un pò d’esperienza per compiere i gesti giusti con disinvoltura.
Prima di cominciare prendete l’abitudine di lavarvi le mani. Sistemate poi il bambino/bambina sul fasciatoio o sul letto (comunque su un piano purchè sia stabile) sopra un asciugamano pulito.
Tenete tutto il necessario a portata di mano (pannolino, detergente, eventuali vestiti puliti…) per non dovervi allontanare mai dal neonato.
Non serve spogliare completamente il neonato, ma aprite il body o la tutina e rimboccateli quanto serve per non sporcarli durante il cambio.
Proteggere la pelle del sederino con una pomata non è indispensabile, se non quando notate un arrossamento (in questo caso chiedete consiglio al pediatra di fiducia). Non usate talco, perchè con l’urina può essere irritante, specialmente intorno all’ano. Per evitare irritazioni inoltre sarebbe opportuno non stringere troppo il pannolino, cambiare il pannolino il più frequentemente possibile ed utilizzare detergenti ipoallergenici a pH neutro non schiumogeni.
Se il neonato ha fatto la cacca, pulitelo sommariamente con il pannolino stesso, poi procedete pulendo i genitali con del cotone o delle garze imbevute di acqua tiepida. Si sconsiglia l’utilizzo delle salviettine imbevute per l’igiene quotidiana perchè sono responsabili di irritazioni ma, essendo molto pratiche, possono essere utilizzate ogni tanto, per esempio quando non si è a casa.
Quando si procede alla pulizia delle zone intime, sollevate le gambe del neonato e tenetele con una mano, in modo che non si muova.
Nel caso della femminuccia, con l’altra mano, pulite bene ogni piega dei genitali, tra le labbra e le cosce. I movimenti devono essere sempre da davanti verso la regione anale, per evitare che dei germi vengano trasportati verso la vulva. Terminate con il sederin e poi sciacquate bene sotto acqua corrente.
Nel caso del maschietto, con l’altra mano, pulite delicatamente il pene, i testicoli e infine l’ano. Coinvolgete anche il papà in questa operazione, è un modo per consentirgli di familiarizzare con il bambino. Al termine della pulizia sciacquate poi sotto acqua corrente.
Non vi è alcuna giustificazione alle manovre routinarie di retrazione del prepuzio, la pelle che protegge fisiologicamente il glande nel corso dei primi mesi di vita. La pulizia da eventuali contaminazioni fecali deve essere eseguita delicatamente, limitando la retrazione de prepuzio al minimo necessario. Attualmente gli specialisti preferiscono sconsigliare questa pratica, perchè lo scollamento del lembo di pelle avverrà man mano che il pene cresce e il bambino avrà delle erezioni, quindi mamma e papà devono limitarsi a verificare solo che questo lembo di pelle sia morbido e idratato perchè il bambino possa urinare.
Dopo aver sciacquato, asciugate benissimo, senza sfregare, ma solo tamponando anche nelle pieghe più profonde.
Per quanto riguarda il momento in cui cambiare il pannolino, dipende dalle vostre preferenze. Alcune mamme preferiscono non infastidire il bambino dopo la poppata e lo fanno prima. Altre aspettano la fine della poppata, perchè spesso un bambino si scarica dopo aver mangiato (“riflesso gastrocolico”). Ovviamente in qualunque momento il bambino faccia la cacca, pulitelo senza aspettare che manifesti disagio, piangendo…

Pulire il viso.
L’igiene del neonato deve essere quotidiana, anche se i neonati non amano che si puliscano loro occhi e naso. Prendete presto certe abitudini, che diventeranno occasione per scambiarsi gesti affettuosi.

Passate delicatamente sugli occhi una compressa di cotone idrofilo imbevuta d’acqua o di soluzione fisiologica partendo dall’angolo interno vicino al naso, verso l’angolo esterno.
Cambiare compressa per l’altro occhio.

Arrotolate una compressa di cotone idrofilo imbevuto di soluzione fisiologica (non utilizzate un cotton-fioc). Fate girare di lato la testa del bambino e pulite il padiglione in tutte le pieghe.
Limitatevi all’entrata del condotto per non spingere il cerume contro il timpano, rischiando di formare un tappo. Usate altra compressa idrofila per l’altro orecchio.

Arrotolate una compressa idrofila di cotone, bagnatela di soluzione fisiologica e passatene l’estremità all’ingresso delle narici, senza introdurlo troppo.
Per umettare le mucose nasali potete instillare qualche goccia di soluzione fisiologica in ciascuna narice.
E’ importante eliminare tutte le crosticine che possono infastidire il bambino impedendogli di respirare, specie durante i pasti.
Taglio delle unghie.

Nelle prime 2-3 settimane di vita, quando le unghie sono ancora molto fragili (essendo fatte di cartilagine e non ancora di sostanza cornea, come negli adulti) e sono ancora adese al letto ungueale, è sconsigliato tagliare le unghia di un neonato, perchè si rischierebbe di tagliarlo.
Per evitare graffi profondi al volto e agli occhi, soprattutto nei primi mesi di vita, quando i neonati hanno uno scarso controllo dei movimenti delle braccia. è possibile l’utilizzo di limette per unghie. Le limette consigliate per i neonati sono quelle di cartone, che, essendo più morbide, non provocano dolore al bambino e non rischiano di danneggiare l’unghia. Dopo le prime 3 settimane si può procedere al taglio utilizzando forbicine a punta arrotondata.
E’ preferibile che il taglio dell’unghia sia dritto e che salvaguardi i lati in modo da evitare che l’unghia possa incarnirsi e provocare infezioni.