È fondamentale comprendere l’importanza di automatizzare corrette abitudini minzionali, sia in termini di orari , esortando ad evitare eccessivi ritardi tra le minzioni, per scongiurare la ritenzione , traumi vescicali e cistiti, sia in termini di assunzione di liquidi.

Che cos’è la GINNASTICA VESCICALE?
Il BLADDER TRAINING (GINNASTICA VESCICALE-esercizi vescicali) è un insieme di norme comportamentali accettabili finalizzate a:
– perdere le cattive abitudini;
– imparare a gestire gli stimoli urinari e ad ottenere il controllo sulla vescica in modo da ripristinare il controllo della minzione (funzione urinaria), migliorando così la qualità di vita.
In sintesi, il programma di Ginnastica Vescicale insegna:
– come aumentare l’intervallo tra due minzioni successive e quindi incrementare la quantità di urina che la vescica può trattenere;
– a comprendere i messaggi che la vescica invia al cervello e a distinguere quelli che devono essere ascoltati da quelli che devono essere ignorati, quindi a capire quando la vescica è piena e quando non lo è;
– come controllare la sensazione di urgenza quando la vescica si contrae involontariamente e in momenti non appropriati.
Diverse ricerche hanno dimostrato che molte donne ottengono, con la ginnastica vescicale, il miglioramento dei tre problemi vescicali cui più comunemente vanno incontro ad un certo punto della loro vita, la frequenza minzionale, l’urgenza e le perdite urinarie legate all’urgenza. Sono necessari impegno e pazienza per ristabilire le corrette abitudini. Risultati soddisfacenti vengono ottenuti in un numero elevato di casi, ma con gradualità e soprattutto in pazienti motivati ed autosufficienti.
Sebbene molte persone ottengono miglioramenti già nell’arco di due settimane, per riottenere un controllo vescicale completo sono necessari almeno 3 mesi.
Come controllare la frequenza minzionale?
- Tenere ed aver cura di compilare, in primis, un diario minzionale che evidenzierà la frequenza con la quale si va in bagno, la quantità di urina che la vescica riesce a trattenere, la quantità ed il tipo di bevande assunte, la frequenza con cui compaiono l’urgenza e le perdite da urgenza.

Come in una agenda personale o nel diario del cuore … Ogni volta che urini o senti dei sintomi, annotalo sul diario!!! Il diario ha dimensioni ridotte in modo da poter essere conservato facilmente nella borsetta o in tasca e portato sempre con sé … Bastano pochi secondi, ma è molto importante perché questa abitudine aiuterà alla gestione del problema ed anche a valutare, nel tempo, l’andamento della terapia. In pratica la persona deve annotare, per alcuni giorni, l’ora di minzione e la quantità di urina emessa, scrivendo anche se è riuscita o meno a raggiungere la toilette in tempo utile, senza perdere, e di sostituire gli assorbenti le fughe d’urina durante le normali attività quotidiane, le cause scatenanti, la necessità di sostituire gli assorbenti. In più, per essere più esaustivi, sarebbe utile annotare anche dati sul volume di liquidi assunti e sul volume di urine prodotto. Il risultato finale è una tabella dettagliata e circostanziata delle abitudini minzionali e dei relativi disturbi, utile per la gestione del problema.
- Sforzarsi di prolungare l’intervallo tra le minzioni esercitando al massimo l’autocontrollo. Ad esempio, nel caso si vada in bagno ogni ora, il nostro obiettivo sarà andarci ogni ora e quindici minuti. Si può tentare di aumentare l’intervallo tra due minzioni successive di 15’ ogni 3-4 giorni e così via, fino ad arrivare gradualmente ad andare in bagno ogni 2,5 – 3 ore durante il giorno. È importante favorire una minzione regolare ed evitare intervalli, fra una minzione e l’altra, superiori al tempo poc’anzi riferito, perché trattenere l’urina per molte ore può essere causa di predisposizione all’infiammazione della vescica. Soprattutto rispettare tale intervallo consente alla vescica di rendere più elastiche le fibre muscolari del detrusore aumentandone la capacità (CISTODISTENSIONE).
- É opportuno cercare di ridurre le volte in cui si va in bagno “tanto per”. Ad esempio, bisognerebbe domandarsi se vi è realmente necessità di andare in bagno ogni volta che si esce di casa; infatti se hai svuotato la vescica da venti minuti, probabilmente tale necessità non è reale. Una vescica normale contiene comodamente circa 400 ml, che corrispondono circa al contenuto di due tazze da thè.
In che modo si controlla l’urgenza e le perdite urinarie?
Ci sono vari metodi per gestire l’urgenza e le perdite urinarie. È bene sperimentarne più di uno, scegliendo poi quello più efficace nella risoluzione delle proprie problematiche. Di seguito sono riportati alcuni esempi.
– Contrarre i muscoli del pavimento pelvico più forte possibile e mantenerli in tale stato più a lungo possibile. Effettuare l’esercizio finché la sensazione di urgenza non passi o diventi controllabile. Contrarre il piano dei muscoli pelvici aiuta a tenere chiusa l’uretra (il canale che parte dalla vescica e attraverso il quale l’urina fuoriesce) e a prevenire le perdite.
– Contrarre i muscoli del pavimento pelvico rapidamente e più forte possibile, poi rilasciare e ripetere tale esercizio diverse volte di seguito. Molte donne riferiscono che molte contrazioni di fila danno migliori risultati che un’unica contrazione mantenuta a lungo.
– Mantenere una pressione stabile a livello del perineo, incrociando le gambe o sedendosi su una superficie rigida. Tale esercizio invia dei messaggi attraverso i nervi alla vescica che indicano che la via di uscita è chiusa.
– Cominciare un’attività che sia interessante o che valga a distrarre, appena si avverte il primo stimolo ad urinare. Ad esempio alcune persone iniziano a contare al rovescio da 100, ma ogni forma di distrazione o rilassamento è utile.
– Cambiare la propria posizione se ciò riduce la sensazione di urgenza. Diverse persone trovano che sporgersi un pò in avanti possa aiutare.
– Restare fermi e aspettare di controllare l’urgenza quando compare una contrazione vescicale e quindi lo stimolo impellente di urinare. Non è facile resistere, mantenere il controllo e correre in bagno tutto nello stesso tempo.
– Cercare di non marciare o dondolare sul posto. Il movimento scuote la vescica e può far peggiorare il problema.
Ulteriori consigli per aiutare ad ottenere un buon controllo sulla vescica.
Esistono altre modificazioni del comportamento che possono aiutare a migliorare il controllo della vescica.
- Bere normalmente, almeno 8-10 bicchieri (1500-2000 ml) di liquidi al giorno a meno che il proprio medico non suggerisca diversamente. Non bisogna evitare di bere ritenendo di ridurre o fermare le perdite urinarie poiché, se i liquidi ingeriti sono scarsi, l’urina diviene estremamente concentrata e può irritare la vescica, aumentando lo stimolo minzionale, anche se questa è quasi vuota. La carenza di fluidi può anche facilitare l’insorgenza di infezioni delle vie urinarie.
- Non bisogna bere tutto in una volta, ma ripartire l’assunzione di liquidi durante l’intera giornata. Se si beve tanto tutto in una volta, la vescica si riempirà più rapidamente e sarà necessario andare in bagno urgentemente più volte nel giro di poco tempo. Pertanto, è auspicabile:
– bere almeno un bicchiere d’acqua ogni 1–1,5 ore;
– svuotare la vescica, con o senza stimolo minzionale, ogni 2,5 – 3 ore, o comunque prestabilire un tempo di resistenza ed incrementare l’intervallo tra le minzioni di dai 15’ ai 60’ ogni 3-4 giorni. - Alcuni tipi di cibi e bevande possono irritare la vescica ed indurre ad andare in bagno più frequentemente. Tra queste l’alcool, le bibite con caffeina come il caffè, il thè, la cola, il cioccolato e le bevande energizzanti gassate; sarebbe utile ridurre l’assunzione di bevande con caffeina e non più di una o due tazze al giorno.
- Evitare di bere nelle due ore prima di andare a letto al fine di ridurre la possibilità di alzarsi per andare in bagno durante la notte o anche quando non si è sicuri di poter utilizzare agevolmente i servizi igienici.
Prima di iniziare con il programma di bladder training e la compilazione del diario minzionale, la prima cosa da fare è assicurarsi di non avere infezioni delle vie urinarie e ciò può essere evidenziato con un comune esame delle urine.
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