La Rieducazione Funzionale del Pavimento Pelvico. Quando farla, cos’è e come funziona.

Per l’Organizzazione Mondiale della Sanità lo stato di salute comprende “la completa condizione di benessere fisico, psichico e sociale”. Appare quindi logico affermare che anche la salute perineale incide significativamente in tutte le fasi della vita, in quanto esiste una interdipendenza funzionale, tra evacuazione, procreazione e sessualità. Il Pavimento Pelvico rappresenta infatti il comune denominatore di funzioni fisiologiche (urinaria e defecatoria), di piacere (sessuale) e di riproduzione.


Introduzione

Il Pavimento Pelvico va allenato come tutti gli altri muscoli del corpo, ma purtroppo le attività fisiche, che normalmente si svolgono nei centri sportivi, non sono sufficienti ad allenare e a stimolare anche i muscoli pelvici. Anzi ci sono degli sport ad alto impatto verso il basso, come la corsa o i salti, che li indeboliscono. Per questo c’è bisogno di una ginnastica specifica, la ginnastica pelvi-posturale, che comprenda un lavoro di consapevolezza e conoscenza di questa parte intima del corpo. E questa ginnastica è proprio la Rieducazione del Pavimento Pelvico.
La Rieducazione può essere eseguita individualmente o in gruppo, molto dipende dalla presenza o meno di disturbi e sintomi.
In presenza di sintomi e disturbi (come incontinenza urinaria e/o fecale o dolore nei rapporti sessuali o fastidi intimi, cistiti ricorrenti, emorroidi ricorrenti, ecc) sarebbe opportuno un percorso “one-to one” con il professionista esperto, che studi un programma personalizzato e specifico per i problemi, che la persona lamenta.
In assenza di sintomi e disturbi, invece, si può intraprendere un percorso di gruppo per la prevenzione e cura del Pavimento Pelvico.

Quando eseguire la Rieducazione del Pavimento Pelvico?

– Durante l’adolescenza per mantenere una buona elasticità dei tessuti vaginali e perineali.

Incontinenza, quando si perdono involontariamente feci o urina.

Stitichezza, quando diventa difficile l’evacuazione.

Prolassi rettali ed uro-genitali, quando l’intestino retto, la vescica o la vagina, a causa di sforzi ripetuti, tendono ad uscire all’esterno rispetto alla normale sede anatomica.

– Prevenzione e recupero della continenza e della funzionalità in generale del Pavimento Pelvico sia durante la gravidanza (per facilitare  la nascita del bambino ed evitare complicanze e lesioni perineali) sia dopo il parto (per recuperare la forza ed il tono dei muscoli che si sono allungati e non rigenerati completamente). Anche dopo un taglio cesareo si rende necessaria una Rieducazione.

– In Menopausa per prevenire prolassi ed incontinenze causati alla riduzione fisiologica degli ormoni e del collagene nei tessuti.

– In presenza di sindromi dolorose pelvi perineali e disturbi della sfera sessuale, particolarmente diffusi e a volte molto gravi, che possono mettere in crisi l’equilibrio personale e degradano la qualità di vita.

– Dopo traumi o incidenti che hanno interessato il bacino o anche dopo interventi chirurgici.

Cos’è la Rieducazione Funzionale del Pavimento Pelvico?

In generale un percorso di Rieducazione, in caso di sintomi, comprende una media di 10 incontri. Il numero delle sedute varia in base al tipo e all’entità problema della donna. Gli incontri si svolgeranno con una cadenza mono- o bi-settimale ed avranno all’incirca durata di 45-60 minuti.
Il 1° incontro di ogni percorso rieducativo inizia sempre con l’inquadramento diagnostico globale. Si eseguiranno: l’anamnesi, per comprendere lo stile di vita e le abitudini, che influenzano la salute perineale; una valutazione funzionale posturo-respiratoria, che valuta il posizionamento del corpo nello spazio e gli atteggiamenti corporei, che possono influire sulla statica lombosacrale e di conseguenza sullo stato di tensione della muscolatura pelvi perineale, e la dinamica respiratoria; ed infine una valutazione funzionale del Pavimento Pelvico, detto anche PC-test, molto simile ad una visita ginecologica, in cui l’Ostetrica Uro-riabilitatrice va a toccare i vari muscoli perineali (pubo-coccigeo e pubo-rettale) e ne valuta la forza, sia sotto sforzo (ad esempio quando tossisci) sia a riposo.
Segue la fase di informazione e consapevolizzazione delle donne, fase propedeutica e preliminare al trattamento vero e proprio.
È assolutamente necessario, a mio avviso, dedicarsi con attenzione alla fase di “Presa di Coscienza”, la più delicata dell’intero piano terapeutico, in quanto da essa dipende in gran parte il risultato complessivo. Sarà dunque necessario far comprendere quale incidenza possa avere lo “stile di vita” di ognuno sul Pavimento Pelvico. Pertanto trattamento comportamentale e modificazioni dello stile di vita rappresentano il primo passo per correggere abitudini errate che molto spesso sostengono le disfunzioni stesse (educazione vescicale; aspetti alimentari finalizzati a migliorare la funzionalità intestinale e la defecazione; educare ad una corretta gestualità e ad un adeguato atteggiamento posturale nella vita quotidiana; aspetti educativi rispetto all’igiene intima). Ovviamente non si tratta di una fase isolata, bensì può e deve accompagnare l’intero percorso riabilitativo.
Questo grande sforzo ha l’obiettivo di rendere ogni donna soggetto attivo e collaborante e, soprattutto, di educarla a conservare i miglioramenti ottenuti delle strutture perineo-pelviche durante le varie situazioni di vita quotidiana, una volta terminato il programma riabilitativo ambulatoriale.
Il 2°step del primo incontro è dedicato al processo di “propriocezione e presa di coscienza” della respirazione (imparare a distinguere i vari tipi di respirazione), del piano perineale, dell’intima connessione tra diaframma respiratorio (toracico) e diaframma pelvico, e infine dell’intima connessione dei movimenti del cingolo pelvico.
Negli incontri successivi del trattamento terapeutico si proporranno esercizi, in relazione col respiro e con posture specifiche, che aumenteranno progressivamente di intensità e difficoltà nel rispetto delle capacità motorie della donna e che attiveranno in maniera riflessa la zona perineale e l’addome, riequilibrando la statica della colonna vertebrale.

Esercizi Ipopressivi per la rieducazione pelvi-perineale


Durante il percorso, saranno eseguite anche delle rivalutazioni cliniche della donna: una a metà del percorso, intorno alla 5a seduta, per verificarne l’eventuale miglioramento, o se comunque la situazione è rimasta stazionaria rispetto alla prima visita, l’altra a fine ciclo, per verificare il raggiungimento degli obiettivi.

Non aspettare troppo tempo e non sottovalutare i segnali d’allarme del tuo Perineo, per evitare di avere poi problemi più gravi.

Fai un gesto d’amore per te, ascoltati!

E c’è il tempo per ogni cosa,
il tempo per recuperare un sorriso,
il tempo per stringere una mano,
il tempo per perdersi in un caldo abbraccio,
il tempo per non sbagliare più…
C’è il tempo per ricominciare, per risalire,
il tempo per imparare, il tempo per gioire e respirare.
E poi c’è il tempo, quel tempo che non c’è più.




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